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Monitoraggio efficace con il documento per la valutazione dei rischi

Il monitoraggio dei processi aziendali, soprattutto a livello di sicurezza, è reso più agevole grazie al Documento Valutazione Rischi. Ecco cos’è.

 

La valutazione dei rischi è sicuramente un processo molto importante per l’azienda: in ogni singolo ambito operativo, nonché in ogni singola attività, vi sono delle specifiche criticità che devono essere attentamente considerate affinché la sicurezza sappia rivelarsi impeccabile nel senso più generale, sia per quanto riguarda i lavoratori che i consumatori.

Sulla base di questa considerazione la legge italiana relativa alla Sicurezza sul Lavoro ha istituito appunto il cosiddetto Documento Valutazione Rischi, noto anche semplicemente come DVR.

 

La produzione di questo documento è obbligatoria, ma ovviamente si tratta di un iter importantissimo anche affinché l’azienda abbia un quadro molto nitido delle criticità che possono riguardare i propri processi, nonché ovviamente delle specifiche contromisure che possono essere attuate per evitare che insorga qualsiasi tipo di problema.

Il Documento Valutazione Rischi è dunque un documento unico che riguarda in modo specifico ed esclusivo la singola attività, non in generale un determinato settore operativo, di conseguenza deve essere prodotto in modo molto accurato.

 

Sicuramente la redazione del DVR non è un’operazione semplice, alla luce della sua notevole complessità, di conseguenza è sicuramente un buon suggerimento per i titolari d’impresa quello di avvalersi della consulenza di un professionista esterno con esperienza specifica in materia di sicurezza sul lavoro.

La necessità di dover produrre il Documento Valutazione Rischi riguarda molte diverse aziende: la legge stabilisce infatti che il DVR venga prodotto da tutte le imprese composte da due o più soci, nonché dalle aziende che hanno dei lavoratori dipendenti legati all’azienda con un contratto di qualsiasi tipologia, a prescindere da quale sia il settore operativo.

La necessità di produrre il Documento Valutazione Rischi si rivolge alle aziende esposte a qualsiasi tipologia di rischio, e non vi è alcuna differenza tra aziende pubbliche ed aziende private.

La normativa prevede che il DVR debba essere prodotto entro tre mesi dall’avvio dell’attività, allo stesso tempo deve essere tempestivamente effettuato un aggiornamento del medesimo nel caso in cui si siano verificate importanti modifiche nei processi produttivi e nell’organizzazione aziendale; qualora un’azienda, in occasione di un controllo da parte dell’ASL, dovesse risultare sprovvista del Documento Valutazione Rischi, sarebbe certamente passabile di sanzioni.

 

I contenuti del Documento Valutazione Rischi sono piuttosto ricchi e variegati; si sta parlando d’altronde di un documento che riguarda la singola azienda in modo esclusivo, dunque non stupisce il fatto che sia così articolato.

Anzitutto, all’interno del DVR devono essere specificati i dati dell’azienda, allo stesso tempo devono essere descritti gli ambienti di lavoro e le mansioni dei vari dipendenti.

 

Uno dei punti più importanti del DVR corrisponde certamente alla definizione dei potenziali rischi che riguardano l’azienda, nonché delle relative contromisure che l’azienda attua per scongiurare l’eventualità che possano manifestarsi delle problematiche e che possano verificarsi degli infortuni sul lavoro.

 

Nel Documento Valutazione Rischi non si può inoltre prescindere da uno specifico programma di informazione e formazione dei lavoratori, in cui vengono specificate anche le modalità di intervento laddove fosse necessario un tempestivo soccorso, senza trascurare diversi importanti allegati, quali ad esempio le certificazioni relative agli impianti e le schede di sicurezza dei prodotti.

 

Altro aspetto molto importante che deve necessariamente contraddistinguere un DVR completo è inoltre quello che riguarda il metodo di coinvolgimento delle varie figure aziendali, ovvero ad esempio del responsabile S.P.P, del medico competente, del rappresentante dei lavoratori per la sicurezza.

Nel caso in cui per la redazione di questo importante documento i titolari d’azienda abbiano coinvolto delle figure professionali esterne, come peraltro avviene con frequenza, è importante che le stesse siano opportunamente specificate all’interno del medesimo.