Le caldaie a condensazione sono una delle novità più importanti nel settore della termoidraulica di ultima generazione. In breve, tali apparecchi per il riscaldamento domestico e per il riscaldamento dell’acqua dei sanitari sono in grado, mediante la tecnica della condensazione, di ridurre sensibilmente gli sprechi energetici, quelli di combustibile o fonte energetica e di utilizzare al massimo il calore prodotto ottimizzando le performance. Il tutto si traduce in innovazione equivalente a risparmio economico non indifferente.
Il problema sorge quando si deve scaricare la condensa che viene prodotta dalla caldaia durante l’attività di riscaldamento dei locali domestici o di produzione ed erogazione di acqua calda. Tra i vari problemi vi sono quelli concernenti la posizione e la distanza dalle vie di scarico: in molti infatti optano per far giungere lo scarico della condensa direttamente nello scarico del bagno. In tal modo si elimina il problema anche se si amplifica il costo di installazione dell’impianto. Basti pensare che l’intervento dell’idraulico richiederebbe anche lavori di muratura.
Un modo molto comune di scarico della condensa della caldaia è quello di far confluire i liquidi verso la grondaia. A quel punto lo smaltimento diventa automatico. Ma non bisogna trascurare una soluzione alternativa e di ultima generazione: vengono applicati dei tubicini lunghi alcuni metri, in grado di trasportare verso l’esterno la condensa prodotta, ad essi possono inoltre essere applicati dei dispositivi che purificano l’acqua, consentendone l’uso per innaffiare giardini o piante del balcone. Una soluzione, quest’ultima, che integra utilità e funzionalità, riducendo di par suo gli sprechi. Anche della stessa condensa prodotta dall’apparecchio per la regolazione termica dei locali.